sabato 24 dicembre 2016

Buon Natale!!

Vi Auguro un sereno Natale, Ma oggi, più che mai, voglio fare un augurio speciale per tutte quelle persone che ne hanno particolarmente bisogno, perchè Gesù Bambino che rinasce ogni anno, possa dare loro speranza e amore.


lunedì 19 dicembre 2016

Sfera di cioccolato da sciogliere con semifreddo l'arancia


Era da un pò di tempo che volevo cimentarmi in questa preparazione perchè la prima volta che la vidi sgranai gli occhi e ho pensato che sarebbe stato davvero bello provare a realizzarla. 
Ma come tante ricette stava li in attesa di ispirazione e volontà.
Ma lunedì sono stata nominata in un gruppo su facebook, davvero molto bello, Chef & Maitrè , per realizzare un piatto "chef" con, come ingrediente principale, gli agrumi.
A quel punto, il lampo, pensai che avevo ancora da realizzare quel dolce della sfera che tanto mi piaceva....ora, bisognava capire come fare per inserire gli agrumi!!
Ed ecco........wuauuu, non solo mi è riuscito perchè la sfera è venuta bene, si è sciolta e pure era fantastico da mangiare, anzi, credo uno dei dolci più buoni e, soprattutto, più emozionante, che io abbia mai mangiato!! In effetti...forse peccherò di presunzione, proprio un dolce da "chef" :-).
Certo, non è sicuramente uno di quei dolci che dici: spe, ho voglia di fare un dolce....nooo, ci sono ben 7 preparazioni da fare, ma alla fine, la fatica è ripagata!!

INGREDIENTI per 2 sfere
Per il panettone
Usate un qualsiasi panettone che avete, anche un pds o una torta margherita o una alla panna

Per il crumble al pistacchio
20gr di pistacchi di Bronte
20gr di farina
20gr di burro
20gr di zucchero
un pizzico di sale

Per il semifreddo all'arancia
2 tuorli
70gr di succo di arancia
70gr di zucchero
2 cucchiaini abbondanti di miele di Acacia
1 cucchiaino di zenzero in polvere
100gr di panna fresca
scorza di 1 arancia

Per la marmellata di kumquat
1kg di Kumquat
400gr di zucchero
20gr di Confettua Fabbri

Per la sfera
200gr di cioccolato fondente
30gr di burro di cacao

Per la crema inglese
crema inglese (fate metà dose)
50gr di cioccolato bianco
Zafferano

Per i kunquat caramellati
3 kunquat
zucchero di canna
mandarinetto

Per prima cosa preparare il semifreddo all'arancia.
Montare i tuorli d'uovo.
In un pentolino mettere lo zucchero con un filo di acqua e fare uno sciroppo. Appena avrà raggiunto i 125° (io uso un termometro da cucina) colarlo a filo nelle uova (questa è quello che in pasticceria si chiama pate à bombe, praticamente un sistema per poter pastorizzare le uova crude per poterle usare come base per varie preparazioni, tipo semifreddi o tiramisù), aggiungere il miele che avrete sciolto pure in un pentolino e continuare a montare fino a che non raffreddi. A questo punto aggiungere il succo dell'arancia, la scorza e lo zenzero in polvere.
Appena sarà tutto ben raffreddato aggiungere la panna montata non troppo ferma. 
Mettere in un contenitore e mettere nel congelatore.

Preparare la marmellata
Pulire i kumquat, tagliarli a rondelle e levare le ossa. Unire allo zucchero la polvere di Confettua e aggiungere alla frutta. Fare riposare un pò e frullare grossolanamente con un frullatore ad immersione e far cuocere. Dopo 3-4 minuti dal bollore spegnere e mettere nei barattoli.

Crumble al pistacchio
Mettere tutti gli ingredienti (il burro tagliato a pezzetti a freddo da frigo) nel mixer e frullare fino a che si formano una sorta di briciole. Stendere le briciole nella placca con la carta forno e infornare nel forno caldo a circa 180° per una decina di minuti, comunque fino a doratura. Levare dal forno e far raffreddare bene. Rompere ancora un pò le briciole formate se di sono attaccare un pò.

Sfere di cioccolato
Tritare il cioccolato fondente e il burro di cacao (io lo aggiungo perchè così il cioccolato risulta più fluido e non si rischia di fare uno strato troppo spesso che poi avrebbe difficoltà a sciogliersi) e metterne nel microonde 3/4. Far sciogliere avendo l'accortezza di mescolarlo ogni tanto a controllare che questo non si scaldi troppo, ma non superi i 45°. Una volkta sciolto, aggiungere l'altro cioccolato messo da parte, mescolare bene in modo che si sciolga insieme all'altro cioccolato caldo (questa è quella che si chiama Temperaggio per inseminazione). Appena toccando il cioccolato lo sentirete un pelino più freddo della vostra temperatura, potete metterlo dentro le sfere (io ho usato quelle di plastica di Natale) e girare fino a che le avranno coperte per intero. Fate riposare un paio di minuti con il cioccolato in esubero sul fondo della palla e ripetere l'operazione. A pesto punto scrollare il cioccolato in eccesso e far raffreddare le sfere capovolte su un foglio di acetato in un ambiente fresco (non mettetele in frigo perchè si creerebbe umidità che farebbe diventare opache le vostre sfere.
Una volta che il cioccolato si è asciugato, pian pianino, cercate di farlo staccare ...vedrete che poco alla volta, senza forzare, questo si staccherà e lo vedrete dal colore perchè non essendo più attaccato alla parete cambierà. (Se vi sembrerà tutto troppo complicato, mettete 5 minuti in frigo e l'operazione risulterà più semplice.)



Kumquat caramellati
Lavare i kumquat e affettarli levando le ossa. In un pentolino mettere le fettine con lo zucchero e un pò di mandarinetto. Caramellare a fuoco alto fino a che vedrete che si sarà asciugato il tutto e i kunquat saranno traslucidi.

Crema inglese
Procedete alla realizzazione della crema inglese come da link sopra, aggiungendo qualche pistillo di zafferano o quello in polvere e quando sarà pronta, aggiungere il cioccolato bianco tritato e rimettere a scaldare un pò.

ASSEMBLAGGIO DEL DOLCE
Prendere un piatto fondo, mettere un goccio di cioccolato sciolto alla base e fissare una mezza sfera.
Coppare un cerchio di panettone e con il coltello tagliarlo in modo che sia a forma sferica e metterlo alla base. Spalmare sopra uno strato abbondante di marmellata di kumquat.
Mettere intorno alla sfera il crumble e i kumquat caramellati e una fetta di arancia fatta seccare in forno, 
Prendete il semifreddo, ricavarne una pallina e posizionarla sopra il disco di panettone con la marmellata.


Scaldare una padella e poggiare leggermente l'altra semifrera e posizionarla su quella del piatto.
Ora che il piatto è pronto mettere la crema inglese (assicuratevi che sia ben calda) nella teiera che avrete riscaldato precedentemente al microonde) e versare davanti i vostri commensali.

Effetto.....WUAUUUU!!! :-)


ovviamente Tommaso che non è tanto esperto, non aveva capito che non doveva versare la crema inglese solo al centro sempre nello spesso posto :-) ma doveva spostarsi con movimenti circolari sopra la sfera ;-) e quindi non si è aperta proprio come era giusto aprirsi, ma quasi :-) :-) 




 La bellezza di questo dolce è veramente a 360°, prima ti fa fare Wuauu per quello che provoca visivamente, poi subito la bellissima sensazione del freddo e del caldo insieme, poi ma morbidezza del panettone con la cremosità del semifreddo e la croccantezza del cioccolato e del crumble, per non parlare della dolcezza, di quel pò di aspro del kunquat e quel pizzico di salato che ogni tanto avverti nel crumble...insomma, un'esperienza culinaria sensoriale :-).



mercoledì 14 dicembre 2016

Strozzapreti con pesce spada, pomodorini e mentuccia


Vi ricordate il mio fish cooking?? Ecco, vi avevo postato i due antipasti, ossia le polpettina di sarde e la caponata di pesce spada e ora di continuare con l'intero menù e quindi oggi vi posto il primo, un classico della cucina siciliana, ossia, appunto gli strozzapreti o meglio ancora, le busiate (non scorderò mai la gaff fatta alla Prova del cuoco, in cui dissi che avrei fatto gli strozzapreti, ma mi corressi un pò dopo che, in effetti, erano busiate :-)) con pesce spada e la nostra mentuccia! Un piatto davvero pieno di sapori e profumi della nostra bella Sicilia!!

INGREDIENTI
pomodorini
melanzane
cipolla
pesce spada
mentuccia

Tagliare le melanzane a dadini non troppo piccoli , metterle in acqua e sale per una mezzoretta, scolarle e friggerle.
In una padella soffriggere la cipolla e uno spicchio di aglio in camicia e aggiungere il pomodorino tagliato in 4 spicchi.
Far cucinare, a cottura quasi ultimata, aggiungere il pesce spada tagliato a dadini.
Scolare la pasta ancora al dente e maneggiarla insieme al condimento
Una vera delizia!!



martedì 29 novembre 2016

Pasta frolla alle mandorle o alle nocciole




Buongiorno!!!
E dopo la parentesi televisiva che.....peraltro, spero non sia finita, non perchè ambisco a starci dentro la TV, ma perchè spero di ritornare per poter coronare qualche sogno :-), si ricomincia a pasticciare!!
Oggi, vi propongo questa fantastica pasta frolla, molto profumata, fustosa e friabile, con le mandorle.
Io la faccio con questa frutta secca perchè adoro le mandorle e perchè la mia piccola è allergica alle nocciole, ma, appunto, potete farla anche con queste ;-).


INGREDIENTI
160gr di farina 00
100 gr di mandorle tostate con buccia (o nocciole)
120gr di burro
60gr di zucchero a velo
1 uova intero piccolo
mezza bacca di vaniglia


Tritare le mandorle fino a farle diventare farina anche se grossolana e unire alla farina.
Lavorare il burro con lo zucchero a velo, l'uovo e la polpa della mezza vaniglia. Io ho fatto tutto al mixer. Unire le farine, ricavarne una palla, schiacciarla un pò, ricoprire con la pellicola e farla riposare in frigo per almeno 1 ora.
Una volta riposata tiratela fuori e fate quello che volete, ottima per biscotti ma anche come base per tanti dolcetti ;-)


A presto con una delle ricette con questa fantastica frolla!!

sabato 19 novembre 2016

Quinta puntata della mia Prova del cuoco



E siamo all'ultima puntata....wuauuu, una volta qui sembra che il tempo sia volato anche se, alcune ore passate dentro la mia stanza d'albergo, sola, sembrava non passassero mai.
Allora, puntata di ieri, ultima, venerdì, fine gara.
Devo dire che ero molto più rilassata....e certo, giusto all'ultima puntata :-) forse anche perchè, avendone già vinto tre, non mi sentivo più la responsabilità di quella che ha tante persone che si aspettano tanto e quindi non avevo più paura di deluderli troppo. Anche se lo so che, alla fine, la vittoria conta poco, ma conta più che altro, se fai bene ;-).
Oggi, quasi quasi che speravo ci fosse Renatone :-) e in effetti....eccolo.
E dopo 3 ingredienti che avevo indovinato nelle passate puntate: la zucca, i carciofi e la ricotta (tutti ingredienti miei), ho detto alla signora della produzione che si occupa della spesa, che mi sentivo che ci sarebbe stato il broccolo in un cesto ma che, puntualmente, io non lo avrei preso. Lei mi ha guardata un pò stranita, poi ho capito come mai :-), e mi ha chiesto da dove mi vesse in mente :-),
lancio disco e, come tutte le puntate la scelta è mia e prendo............il pacco sbagliato, quello con lo stracchino e le biete, proprio ingredienti siciliani, siciliani :-) e cosa ho scartato: ma il broccoloooooo!!! Manco a dirlo e quel bel pecorino siciliano ecchecavolinoooooooo!!!! :-) 
Ma è tutta colpa di mia nipote Gabriella che la sera prima mi disse: zia ma lo fai apposta a prendere prima uno e poi l'altro pacco? E allora, visto che avevo preso il 2 il giorno prima, l'ho ripreso, proprio grazie Gabry!!! :-)
Vabbè, meno male che c'era del bel prosciutto e abbiamo subito pensato a farci un bel ripieno per i ravioli e poi, con gli straccetti, Renatone ha fatto degli involtini ripieni.
Durante la puntata, ma anche il giorno prima ho pensato che quel giorno non ce l'avremmo fatta, anche perchè mi sembrava pure giusto che vincesse Giulia, la mia concorrente, ma poi, rivedendo i loro piatti al replay e assaggiando i nostri ravioli e soprattutto gli involtini di Renatone, ho capito che erano ricette che spaccavano: wuauuuu che sapori, belli forti che, ero pure sicura, avendo un pò capito i suoi gusti, sarebbero piaciuti alla giudice Anna Dente. L'altra squadra, invece, ha avuto la bellissima idea della pasta con la rucola, ma penso che dovevano stenderla molto più sottile e poi, sempre secondo il mio parere, hanno usato male il broccolo :-/, noi l'avremmo cotto assolutamente e, se proprio l'avessimo lasciato crudo, non l'avremmo mai tagliato in quel modo ma lasciato a ciuffetti ;-).
Come è stato lavorare con Renatone....bhè ad esser sincera è stato il giorno in cui mi è sembrato di lavorar peggio, mi sono sentita un pò un'inetta :-) ma non perchè lui mi ci avesse fatto sentire, nooo, ci mancherebbe, ma forse perchè non avevo capito bene i piatti visto che mi sono affidata molto a lui e quindi, non avendo bene le idee chiare, non mi muovevo come avrei voluto, con sicurezza ;-), ma alla fine, inetta o no, i ravioli erano davvero perfetti e lo so perchè li ho assaggiati e gli involtini....no daiiii un'esplosione di gusto!!
E infatti, 4° vittoria!! Grazieeeee giudici, ma soprattutto grazie Renato!!
A esser sincera, penso che le vittorie in questo programma dipendano da tanti fattori, prima di tutto, dai gusti del presidente di giuria di turno che trovi nella settimana,  dagli ingredienti che trovi, dai cuochi che ti capitano, penso incida pure e, ovviamente, dell'abilità del concorrente. Quindi, si mi prendo il merito delle 4 vittorie, ma lo divido con la buona sorte che ha fatto si che tutti questi elementi fossero dalla mia :-). 
A questo punto, speriamo di essere tra gli otto che hanno totalizzato più montepremi, per poter partecipare al torneo finale ;-).
E ora, per concludere, riporto qui quello che ho scritto sulla mia pagina facebook



E questa avventura si è conclusa, un'avventura davvero bella, divertente, emozionante e, soprattutto, "adrenalinica" :-). Far parte di questa "macchina da guerra" è stato un onore: tutti quelli della produzione che si interessavano a te con grande umanità, ti ascontavano e si commuovevano anche, le truccatrici che ti coccolavano ogni mattina, le parrucchiere che notavano anche il minimo capello fuori posto (Daniela scusa se ti ho fatta indisporre un paio di giorni :-)), i costumisti che ti sistemano con tanta cura, i microfonisti, le signore che facevano i salti mortali per pulire il banco che dopo poco sarebbe stato riusato per un altra prova, la regia....imsomma, da casa si vede tutto bello pulito, sistemato, preciso, perfetto perchè dietro c'è un lavoro mostruoso da parte di uno staff immenso che lavora con amore affinchè ogni minimo dettaglio sia al suo posto. GRANDIIII!! Grazie di cuore!!

E' una trasmissione davvero vera, così come la si vede da casa e quando sei li ti rendi conto che è proprio così e quando sento di qualcuno che pensa che sia registrata o, peggio ancora, che i cuochi sappiano già cosa ci sia nel cesto mi innervosisco perchè davvero non si sa nulla fino a che non si è li ad aprirlo...e ne so qualcosa perchè ho visto e testato la confusione mentale che a primo impatti hanno avuto anche i cuochi, non solo io, nel vedere certi ingredienti!! :-) :-) Anzi ringrazio tutti i cuochi, Mauro Impronta, Cesare Maretti, Natale Giunta, Cristian Bertol e Renato Salvatori Renatone :-) con cui ho lavorato che sono stati proprio dei grandi, ognuno a loro modo, senza i quali non sarei riuscita :-).
Comunque, se vorrete leggere il mio diario di questa avventura, ho scritto sul mio blog "Le leccornie di Danita" tutti i giorni, manca quello di ieri che oggi scriverò con calma :-).
Grazie tante a mia cugina Maria G. Fricano perchè se non mi avesse spinta lei non avrei mai partecipato :-), grazie a chi mi ha permesso di andare nonostante il lavoro, grazie a Tommy Ciappola che "un si cunfunniu" :-) a stare qui con le bimbe :-), grazie alle mie sorelle Patrizia e Laura per aver allietato le mie bimbe con trucchi e tacchi (vi ucciderei!!!) :-) :-) e grazie a tutti voi per il calore che tutti i giorni mi avete dato.....forse a qualcuno sembrerà anche eccessivo per una cosa così, ma il bello di noi siciliano è proprio questo che siamo un popolo caloroso, proprio caldo come il nostro clima e il nostro sole e siamo un popolo che viviamo di questo calore e quando ci viene a mancare, ne soffriamo quindi grazie di averlo fatto sentire, mi ha aiutata in questa settimana che stavo sola a km di distanza da tutta la mia vita vera :-) 


venerdì 18 novembre 2016

Quarta puntata della mia prova del cuoco


E siamo arrivati alla penultima puntata.
Tanto per cambiare, anche oggi, scegliere il pacco è toccato a me.
Proprio ieri sentendo mia sorella Patrizia, le dissi che avrei voltuto trovare i carciofi per fare una bella pasta e la ricotta perché ci avei voluto fare il mio millefoglie di cannoli. Avei voluto anche i frutti di mare, ma sarebbe stato fin troppo!
Cosa c'era in una cesta?? Proprio questi ingredienti, pensati sicuramente, per la mia Sicilia e penate che lo pena io??? Vabbe' e che vi dico a fare!!
A noi: pioppino, fesa di tacchino, raviggiolo (mai assaggiato) e.....meno male altrimenti mi sparavo 😄, fiori di zucca e mi si è illuminato il viso, almeno quelli!!!!
Quando li ho visti ho pensato subito ai pomeriggi in campagna, quando mio nipote ci porta i fiori io a pagare i pomeriggi a pulirlo, farcirli e friggerlo, quindi la scelta del piatto è stata facile per me. Devo dire che all'inizio non era piaciuto ne al cuoco ne alla produzione la mia scelta, avrebbero preferito un risotto, sembrava un piatto più completo, ma poi mi sono giocata la carta del coppu e li hanno approvato tutti 😄: non avevo avuto il pacco dove avrei potuto sfoggiare tutta la mia are culinaria siciliana almeno che mi facessero fare qualcosa che mi scorre nelle mie vene sicule 😄.
E meno malessere, la mia scelta è risultata vincente: fritto perfetto.
Peccato per i coppu....prima fatto perfetto, poi arriva la telecamera e niente, non mi veniva 😥😣😎😂.
E finalmente, dopo 3 gare vinte, non mi sento più quel fiato al collo con cui sono partita: con una famiglia come la mia, tutti grandi amatori della cucina, o con tutta la scia di gente che mi seguiva e che riponeva tanta fiducia in me, più sicuramente, di quella che riponeva io su me stessa, come ritornavo a casa se non avessi vinto mancò una puntata 😄.
Ok, domani ultima puntata e spero di essere molto più rilassata che in questi giorni, tanto come va va!!!i
A domani 😘

giovedì 17 novembre 2016

Terzo giorno della mia prova del cuoco





E siamo al terzo giorno: 1 a 1 palla al centro!!! 😃
Oggi, con mia grande felicità, ho gareggiato con lo chef Natale Giunta. La cosa mi a fatto tanto piacere visto che siamo della stessa terra.
Oggi la scelta del pacco di nuovo a me è, ovviamente, scelta sbagliata 😆: formaggio di fossa, zucchine genovesi, frutta secca che non ricordo come si chiama 😅 e una bella entrecotte.....panico più totale!!! Poi alcuni pensano che i cuochi sappiano già coa c'è nella cesta, ma manco per niente!!! Anche lo chef era in difficoltà, non riuscivamo a trovare la soluzione per esaltare quel bellissimo tocco di carne che sarebbe stato perfetto da fare ai ferri semplice in purezza, ma non credo sarebbe stato apprezzato dai giudici 😅.
Alla fine lo chef ha trovato la soluzione per i due piatti e a dire il vero, non ho avuto modo di avere voce in capitolo, tranne quella di consigliare allo chef di mettere la fondutina di formaggio nell'abbattitore. Ma nonostante ciò, nonostante io non mi sia sentita partecipe nella scenta,  mi sono davvero divertita a lavorare al suo fianco, un'esplosione: mentre parlava di una cosa, pensava già ad un' altra e lo vedevi correre da una parte all'altra mentre le idee gli frullavano come nulla fosse!! Anche se per solo 20 minuti, anche se qualche mia idea alternativa sul primo non è stato considerato, anche se, nonostante abbiamo vinto, hanno fatto obiezioni (giuste) sul primo, nonostante tutto, mi e' piaciuto lavorare con lui .....solo da imparare 😄.
Alla prossima puntata.




mercoledì 16 novembre 2016

Secondo giorno prova del cuoco




E quando sei alla seconda puntata pensi:  vabbe già ho fatto la prima, anche se non ho vinto, mi sono divertita, c'è l’ho fatta quindi vado tranquilla!! E invece no, no, alla seconda puntata cominci a pensare: e se non vinco mancò una puntata?? Che figura faccio con tutti quelli che contavano su di me......ansia da prestazione😄😄 .
Poi ti vengono a prendere, stai lì e cominci : trucco, parrucco, vestiti, attesa e ti ritorna l'ansia!!
Ma poi fortunatamente arriva lui, il mio cuoco, Cesare MArretti che si presenta e comincia a parlarmi, a chiedermi di me, a scherzare e così passa mezz'ora, mezz,ora che sarebbe stata interminabile e ce invece è volata parlando con lui ed ecco pronti, catapultati in studio e si comincia un altra puntata!!!
Oggi spesa non male ma davvero povera: pomodorini, pesce che non ricordo il nome, finocchio e provolone, il tutto.....per due ricette!!
Alla fine ci siamo inventate le tagliatelle al pesto siciliano con spolverata di provolone e il pesce all'acqua pazza con verdure e finocchio.
In questa puntata mi sono davvero divertita, grazie sicuramente a Cesare che mi ha saputo mettere a mio agio e che mi ha dato sicurezza anche sulle ricette 😄.
Alla fine abbiano vinto e non nego che sono contenta, ma mi sarei divertita anche senza .
Mi sono pure abbracciato Cesare e a quanto pare ho ingelosito qualcuno......no, non il bagnino bello e muscoloso 😂, nooo, la mia piccola!!!!! 😍
E vabbe.... oggi è un altro giorno e vedremo come andrà, ma parto molto più tranquilla.....forse!!!😅
Se vi siete persi la puntatac la potrete vedere cliccando sotto, ma solo se avete la connessione illimitata perché altrimenti vi ruberà tutti i vostri giga 😥😣
http://www.raiplay.it/video/2016/11/La-prova-del-cuoco-del-15112016-7393d452-5877-420e-82e4-46cb52409ba8.html

lunedì 14 novembre 2016

Primo giorno della prova del cuoco: pronti partenza via!!!



Trovarsi dentro gli studi di una trasmissione che hai guardato per anni, anzi decenni, trovarsi una delle presentatrici che più apprezzi e che segui da tempo, essere tu la protagonista e non la spettatrice passiva è davvero una sensazione davvero strana che ti porta delle emozioni mai vissute non per intensità, ci mancherebbe, ma per il genere.... quando ti capita nella vita di stare in un programma Tv!
Ma andamoci per ordine.
Io ho una cugina, anzi ne ho diverse, che vive in America e che da tempo mi chiedeva di partecipare alla trasmissione ce lei ama davvero tanto, proprio perché per lei è un legame forte con la nostra terra. Quindi spinta ho deciso di fare i provini che ho superato.
Devo dirvi che all'atto pratico mi è venuto un po' difficile lasciare le bimbe e la partenza è stata un po' "dolorosa" 😥😄 con loro che piagevano e la piccola che neanche mi guardava allontanarmi, ma anche queste sono emozioni.
Comunque, oggi primo giorno, siamo state accolte, io e Giulia, l'altra concorrene, con tanto calore, ci hanno fatto sentire in famiglia, trucco, parrucco e pronte per l'avventuta!!!
Antonella Clerici non l'abbiamo incontrata prima ma direttamente in puntata, abbiamo invece parlato un po' con i cuochi per capire cosa sapevamo, tipo pasta fresca etc.  e poi inizio con la scelta dei pacchi. !
Devo dire che il cuoco mi ha dato molto ascolto sulle idee che mi erano venute in mente è abbiamo realizzato le busiate ( che io, far capire al cuoco cosa volessi fare ho chiamato strozzapreti pur sapendo che quelli sono un po' diversi e che non sono siciliani) con tonno e un pesto di frutta secca e come secondo involtini di maiale alla siciliana che al dire il vero non sono venuti benissimo😏😂 non erano cotti bene e per contorno le puntaelle con le alici.
Alla fine non ho vinto la puntata, in effetti la squadra del peperone se lo meritava più di noi, riconosco 😥😄😉.
Vediamo domani come andrà, speriamo bene e speriamo di trovare una bella spesa!!
A domani con la seconda puntata!!
P.S. purtroppo non posso fare foto negli studi della trasmissione, quindi vi metterò quelli di cinecitta'



La casa di Un medico in famiglia 











domenica 13 novembre 2016

Comunicazione di servizio.......La prova del cuoco





Tra i vari impegni di questa settimana, pensieri etc., mi ero dimenticata di comunicarvi una bellissima notizia: da domani 14 Novembre  a Venerdì 18 sarò a La prova del cuoco come concorrente della gara dei cuochi, attorno alle ore 13:00.
spero che sarete in tanti a guardarmi e scusate per le mie inevitabili gaffe :-) :-) .


venerdì 4 novembre 2016

Millefogli di cannolo siciliano con mousse di ricotta, tributo a bake off Italia



E oggi è venerdi e quindi, aspettando la nuova puntata di Bake off Italia, io rispolvero questa mia ricetta, visto che uno degli argomenti della scorsa settimana era, appunto, il cannolo siciliano in chiave creativa :-)
Buongiorno, oggi vi propongo un'altra mia ricetta tra quelle contenenti nel libricino di cui vi avevo già parlato in questo post, ossia il libricino della gelatina in polvere Fabbri.
Perchè oggi vi posto giusto questa ricetta? Bhèè, intanto perchè l'adoro, poi perchè mi rappresenta in quanto è proprio la rivisitazione di un classico siciliano, la mia terra, appunto, il cannolo e quindi mi ha fatto piacere portarlo alla portata di tutti con la mia ricetta,  ma soprattutto perchè ieri ho visto "Il più grande pasticcere" :-).
E si, lo ammetto, sono una dipendente di tutte queste trasmissioni di cucina, tutte le guardo: Master chef, Bake off, di tutte le nazionalità trasmesse :-) per fare qualche esempio tra tutti e, ovviamente, non potevo non vedere, appunto "Il più grande pasticcere", cosa che ho proprio fatto ieri sera e mi ha colpita la versione di Lorenzo che ha rivisitato il nostro cannolo, facendone un millefogli. Vabbè, lui ha pensato di fare qualcosa di davvero originale, allora la cosa mi lusinga perchè l'avevo fatto anch'io proprio per proporlo alla Fabbri come ricetta per la loro meravigliosa gelatina in polvere ;-), ma io non credo sia così tanto originale....è solo un altra versione. Poi, lui, ci ha voluto mettere anche gli agrumi, ma noi siciliani siamo "troppu gilusi  ri nostri ricetti originali e un li vulemu contaminati!! :-) (per la traduzione andare alla pagina "www.traduzionesimultaneasicilianoitaliano.it" :-) ) infatti neanche Giovanni, palermitano DOC, ha gradito, il cannolo non deve sapere di agrumi, u capisti!! :-)
Vabbè, detto questo, eccovi la mia versione....scusate siciliani puristi per aver "alleggerito" la crema di ricotta, ma ho voluto fare una mousse :-). 
INGREDIENTI
Per la cialda cannolo
250g di farina
2 cucchiai di cacao
1 uovo
2 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale
Marsala q.b. (circa mezzo bicchiere) 
30g di burro
Per la mousse alla crema di ricotta
500g di ricotta di pecora
250g zucchero
1 pizzico di cannella in polvere
1 pizzico di vaniglia
300g panna
20g di Gelatina in Polvere
Per la mise en place
Zucchero a velo q.b.
TopFabbri al Cioccolato
Procedimento
Per la cialda Mettere la farina nell'impastatrice con il gancio ad uncino e aggiungere le uova, il burro ammorbidito e tutti gli altri ingredienti tranne il vino. Impastare e aggiungere poco alla volta il vino fino a che non si sarà formato un panetto sodo ma non troppo. Avvolgerlo nella carta trasparente e lasciarlo riposare tutto il tempo di preparazione della mousse.
Prendere il panetto e tagliarlo in 4 parti e stenderlo prima con il mattarello e poi, preferibilmente, con la machinetta. Ricavate una striscia sottile, piegare e ripassare nel verso contrario. Ripetere più volte, fino allo spessore più piccolo. [questo è il segreto per una cialda perfetta]. Tagliare i vari cerchi con un coppapasta e friggere in olio di semi. Mettere le cialde su carta assorbente e lasciare raffreddare. 

Preparare la mousse 
Fare riposare almeno un giorno la ricotta per far perdere il siero. Aggiungere lo zucchero, la vaniglia e la cannella. Mescolare bene e passare a setaccio anche un paio di volte fino ad ottenere un composto cremoso e lo zucchero si sarà sciolto. [Questo è il procedimento classico per fare la ricotta, ma, in questo caso, potete montare la ricotta con lo zucchero anche nella planetaria]. Montare la panna con la Gelatina in Polvere e aggiungere alla crema di ricotta. Mettere la mousse in una sac-à-poche con la punta a stella. 

Mise en place 
Adagiare una cialda sul piatto da portata e coprire con la mousse. Mettere un’altra cialda e coprire con altra mousse. Finire con la 3° cialda e mettere un ultimo ciuffetto di mousse. Rifinire con lo zucchero a velo spolverato e qualche filo salsa dolce al cioccolato.


Alla prossima ricetta ;-)

domenica 30 ottobre 2016

La mia frutta Martorana!!



Buongiorno!! 
Oggi vi propongo un classico della cultura siciliana: la frutta Martorana.
Il nome e anche l'aspetto è proprio ingannevole perchè questa non è frutta ma è un dolce che si usa fare in quasi tutte le case siciliane, soprattutto palermitane, per commemorare i morti.
E' un dolce a base di mandorle, la stessa ricetta che si usa per le pecorelle di Pascqua, ma viene fatto nella forma di frutta o ortaggi, colorato ad arte, in modo da far sembrare vera e i siciliani sono davvero degli artisti, in questo!!
Questo dolcetto veniva preparato, di nascosto,  la vigilia e poi "i morti" lo facevano trovare ai bambini, assieme ad altri dolcetti, come "i pupi ri zucchero" e i ciuri ri meli o pupi ri mieli, sotto il letto, ne avevo già parlato in questo post.
Devo dire che io non ho mai avuto, da bambina, la fortuna che qualche morto passasse da casa mia a portarmi qualcosa, manco una nonna, o uno zio.....niente!!! Oggi penso che magari non si ricordassero la strada!!! :-)
Allora, per compensare ciò, oggi, faccio di tutto perchè qualcuno passi dalle nostre parti a lasciar qualcosa alle mie bimbe....prima era zio Michele e zia Pina, poi si è aggiunto Zio Fifo :-/, da due anni è la nonnina :-(.  Però è una gioia la mattina vederle felici!! :-)
Ed ecco la mia frutta martorana, anzi la nostra, fatta da me e dalle mie bimbe, con il prezioso aiuto di mia nipote Ornella che è una maga :-)




queste mie reinterpretazioni :-) :-)









fantastiche!!!! Ma come sono brave le mie principesse!! :-)




P.S. per capire bene questa tradizione mi piace farvi leggere questa

Fino al 1943, nella nottata che passava tra il primo e il due di novembre, ogni casa siciliana dove c’era un picciliddro si popolava di morti a lui familiari. Non fantasmi col linzòlo bianco e con lo scrùscio di catene, si badi bene, non quelli che fanno spavento, ma tali e quali si vedevano nelle fotografie esposte in salotto, consunti, il mezzo sorriso d’occasione stampato sulla faccia, il vestito buono stirato a regola d’arte, non facevano nessuna differenza coi vivi. Noi nicareddri, prima di andarci a coricare, mettevamo sotto il letto un cesto di vimini (la grandezza variava a seconda dei soldi che c’erano in famiglia) che nottetempo i cari morti avrebbero riempito di dolci e di regali che avremmo trovato il 2 mattina, al risveglio.
Eccitati, sudatizzi, faticavamo a pigliare sonno: volevamo vederli, i nostri morti, mentre con passo leggero venivano al letto, ci facevano una carezza, si calavano a pigliare il cesto. Dopo un sonno agitato ci svegliavamo all’alba per andare alla cerca. Perché i morti avevano voglia di giocare con noi, di darci spasso, e perciò il cesto non lo rimettevano dove l’avevano trovato, ma andavano a nasconderlo accuratamente, bisognava cercarlo casa casa. Mai più riproverò il batticuore della trovatura quando sopra un armadio o darrè una porta scoprivo il cesto stracolmo. I giocattoli erano trenini di latta, automobiline di legno, bambole di pezza, cubi di legno che formavano paesaggi. Avevo 8 anni quando nonno Giuseppe, lungamente supplicato nelle mie preghiere, mi portò dall’aldilà il mitico Meccano e per la felicità mi scoppiò qualche linea di febbre.


I dolci erano quelli rituali, detti “dei morti”: marzapane modellato e dipinto da sembrare frutta, “rami di meli” fatti di farina e miele, “mustazzola” di vino cotto e altre delizie come viscotti regina, tetù, carcagnette. Non mancava mai il “pupo di zucchero” che in genere raffigurava un bersagliere e con la tromba in bocca o una coloratissima ballerina in un passo di danza. A un certo momento della matinata, pettinati e col vestito in ordine, andavamo con la famiglia al camposanto a salutare e a ringraziare i morti. Per noi picciliddri era una festa, sciamavamo lungo i viottoli per incontrarci con gli amici, i compagni di scuola: «Che ti portarono quest’anno i morti?». Domanda che non facemmo a Tatuzzo Prestìa, che aveva la nostra età precisa, quel 2 novembre quando lo vedemmo ritto e composto davanti alla tomba di suo padre, scomparso l’anno prima, mentre reggeva il manubrio di uno sparluccicante triciclo.
Insomma il 2 di novembre ricambiavamo la visita che i morti ci avevano fatto il giorno avanti: non era un rito, ma un’affettuosa consuetudine.



Poi, nel 1943, con i soldati americani arrivò macari l’albero di Natale e lentamente, anno appresso anno, i morti persero la strada che li portava nelle case dove li aspettavano, felici e svegli fino allo spàsimo, i figli o i figli dei figli. Peccato. Avevamo perduto la possibilità di toccare con mano, materialmente, quel filo che lega la nostra storia personale a quella di chi ci aveva preceduto e “stampato”, come in questi ultimi anni ci hanno spiegato gli scienziati. Mentre oggi quel filo lo si può indovinare solo attraverso un microscopio fantascientifico. E così diventiamo più poveri: Montaigne ha scritto che la meditazione sulla morte è meditazione sulla libertà, perché chi ha appreso a morire ha disimparato a servire.
(da Racconti quotidiani di Andrea Camilleri)